Parlare di ganci appendi quadri non è semplice visto che sono quasi sempre poco considerati. Eppure se li scegliessimo non adatti al muro oppure non riuscissimo ad attaccarli per bene, anche l’opera più bella perderebbe di importanza, e con essa, tutti i nostri sforzi di rendere la casa un luogo meraviglioso in cui abitare.

Si dice che una casa non è una casa finché l’arte non ne fa parte. E’ proprio così, quante volte abbiamo avvertito una strana sensazione entrando in una casa spoglia di quadri? Nonostante l’arredamento di design e i pavimenti curati sin nei minimi dettagli, le pareti che ci circondano hanno bisogno di essere arredate.

Il tipo di parete, la sua ampiezza e la destinazione d’uso del locale ove attaccare i quadri, fanno si che vengano selezionati particolari stili, colori e temi adeguati. Attaccare dei quadri al muro non è così semplice come potrebbe sembrare, per questo motivo è giusto approfondire il tema partendo proprio dai ganci appendi quadri.

Quali ganci appendi quadri scegliere

Il modo più conosciuto e usato per appendere un quadro al muro è sicuramente quello del classico chiodo conficcato nella parete con l’ausilio di un semplice martello. Non c’è nemmeno la necessità di avere una grande manualità, va semplicemente segnato il punto esatto ove andrà appeso l’oggetto e iniziare a martellare.

Con tutta probabilità ci hai già provato e magari è successo che il chiodo ha crepato il muro, oppure si è piegato. I ganci per quadri non sono tutti uguali perché i muri stessi non lo sono. Le pareti possono essere intonacate oppure fatte in cartongesso, se usi un semplice chiodo in una parete a gesso quasi sicuramente otterrai solo un buco che piano piano diventa sempre più largo.

Le valutazioni corrette da fare in merito sono:

  • Quanto è spessa la parete e di quale materiale è fatta
  • Quanto pesante è il quadro da appendere
  • Quanto deve essere lungo e largo il chiodo o gancio
  • Qual è il tipo di attaccaglia (a triangolo o ad anello) presente sul lato posteriore della cornice del quadro da appendere

I tableau pesanti normalmente hanno bisogno di due ganci per quadri. Non è semplice riuscire a mantenere una perfetta linea orizzontale in allineamento con il pavimento, ciò significa fare molta attenzione nel modo di prendere le misure, vedremo tra poco quale sia lo strumento migliore per essere in bolla.

Va subito detto che l’idea di bucherellare il muro non piace a nessuno, un quadro ingombrante e di una certa stazza può essere appeso alla parete per mezzo di una catenella che viene inchiodata in un solo punto a parete.

Questa soluzione è furba ma anche elegante, spesso e volentieri si osserva nei musei o nelle gallerie d’arte. La catena in oro o argento passa per mezzo degli anelli nelle attaccaglie, formando così un triangolo.

Se non si desidera far vedere la catenella, sarà necessario attaccare due ganci per quadri da mettere perfettamente in bolla. Lo strumento migliore da usare per fare questo e altri lavori in casa è sicuramente la livella o bolla elettronica. Sebbene esistano le bolle tradizionali, la facilità d’uso di quelle di nuova generazione permette di sbizzarrirsi a piacere per trovare nuovi modi di posizionare uno o più dipinti.

Come usare i ganci appendi quadri giusti

E’ bene tener presenti alcune indicazioni tecniche con le quali si è sicuri di andare a colpo sicuro. Un quadro normalmente non pesa più di 10 kg, un chiodo lungo fino a 5 cm regge fino a 5 kg. Quando non si è certi della tenuta del classico chiodino, e il peso del quadro supera i 10 kg si può pensare di fare un foro nella parete col trapano per inserire il tassello e la vite autofilettante. In alternativa in commercio esistono molti generi di ganci e persino il bullone a molla.

Se non si vuole forare la parete, si possono usare metodi alternativi:

  • Le strisce adesive sono ideali per piccoli quadretti, va subito detto che occorre far aderire perfettamente la striscia adesiva sia alla parete che alla cornicetta. E’ necessario quindi pulire attentamente le due superfici e togliere, nel caso, le attaccaglie dal quadretto. Il peso sopportato è specificato nella confezione, in genere si parla di poco più di 1 kg. Le strisce possono essere moltiplicate per sorreggere pesi superiori.
  • I ganci adesivi funzionano per pesi oltre i 2 kg fin quasi a 4 kg. Anche in questo caso se ne possono aggiungere altri per arrivare a coprire in sicurezza il peso del quadro.
  • Le gomme adesive sono utilizzate per pesi sotto il kg. Non sono consigliate per chi teme di rovinare la verniciatura del muro, poiché col tempo diventano difficili da staccare dalla parete se non rovinandola. Risolvono il problema di forare un cartongesso o una parete troppo fragile.

Come fare per non correre il rischio di forare una canalina praticando un buco nel muro? Chi non è esperto di piccoli lavori domestici non sa che per sapere con certezza se c’è qualcosa di metallico dentro il muro, basta dotarsi di un rilevatore di metalli. Il funzionamento è intuitivo, il classico bip avverte se il punto prescelto è privo di canaline oppure è attraversato dalle tubazioni.

RILEVATORI DI METALLI 

Conclusioni

Il fai da te è una necessità quando si parla di abbigliare una parete, non tutti sono capaci al primo colpo di conficcare un chiodo nel muro, men che meno di prendere le misure perfette per appenderci il quadro.

In rete impazzano i tutorial, c’è chi usa il metodo del nastro adesivo, altri che suggeriscono la classica matita, nei casi più professionali si usano telati con tanto di filo metallico. La cosa più importante credo sia sapere in anticipo sapere come deve essere posizionato il quadro o i quadri. Un quadro importante vuole tutta la parete, una composizione di più dipinti ha uno spazio minimo di un paio di cm tra l’uno e l’altro e così via.

Qualsiasi sia la tua scelta per appendere un quadro al muro basta seguire le informazioni di cui sopra, aggiungo solo che è meglio martellare il chiodo in maniera decisa e al massimo un paio di volte.

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