Ogni spazio della nostra casa è differente e comunica sensazioni che influiscono con il nostro stato d'animo. I quadri hanno anche la funzione di esplicitare queste sensazioni e possono accompagnarle oppure contrastarle.

Partendo da questo assunto, va da se che una camera dedita al riposo dovrà avere delle pareti calde e rassicuranti. I tono dei quadri saranno quindi armoniosi con l'arredamento circostante.

Quando si parla di taverna, però, si parla di un luogo a se stante. Un ambiente che può essere lontano dagli stili della casa. Per noi la taverna è un luogo confortevole, pieno di intimità. Definire l'arredamento di una taverna non è semplice poiché ognuno di noi ha una sua visione di cosa significhi relax, accoglienza e svago. Questa idea influenza l'arredo che può essere moderno, country, rustico e via dicendo.

I quadri per arredare la taverna prendono il gusto dell'arredamento che si è scelto. Nonostante questa regola sia semplice da attuare occorre riflettere sulle nostre sensazioni generali quando entriamo in una taverna e da li compiere le nostre scelte per forme, contenuti, stili e disposizione dei quadri.

Lo spazio di una taverna lo avvertiamo in maniera diversa rispetto ad ogni altro locale della casa. Una taverna non ha finestre, o se sono presenti sono diverse da quelle delle stanze della casa. La prima conseguenza è l'effetto della mancanza di luce diffusa. Anche nelle ore serali, dove non c'è il chiarore del sole, avvertiamo di non avere un collegamento con l'esterno. Una sensazione di luogo artificiale in contrapposizione alla necessità dell'uomo di vivere a contatto con l'aria area aperta, quasi a contatto con il cielo.

Questa sensazione è sia da contrastare che da accompagnare e dipende dall'effetto che gli vogliamo dare.

Quadri che generano effetto

Un ambiente dedito allo svago, alle attività ludiche, una sala da biliardo, oppure un cinema. Il posto che l'uomo di casa tiene per se e per i suoi sogni. Cosa immaginiamo in un ambiente di questo tipo? mattoni, sciarpe sportive, luce soffusa. Il rimbombo della voce in un open space. Il covo in poche parole, dove rifugiarsi. E' una situazione limite ma comunque realistica. Penseresti ad appendere dei quadri, e se si a quale tipo di quadri ti rifaresti?

Questo esercizio è di aiuto poiché se si risolve il tema dei quadri che arredano una taverna di questo genere, allora non ci saranno problemi per arredare con i quadri tutti gli altri stili che si possono dare alla taverna.

Partiamo dalle sensazioni di base della persona che si inserisce in questo ambiente. Accedendo dall'alto, magari da una scala a chiocciola, ciò che si avverte è lo stacco dagli altri ambienti. Ma se scaviamo ancora più in profondità, ci accorgiamo della sensazione di stanza tappata, creata dall’avere oltrepassato il soffitto da un’apertura superiore. Il soffitto ci spinge verso un luogo sotterraneo. Quando siamo dentro la taverna incombe su di noi. Può piacere oppure no, poiché potrebbe essere letto sia in senso positivo, come uno spazio isolato dagli impegni dell'esterno, sia in senso negativo come luogo meno accogliente.

Nella taverna dello svago i quadri moderni della Pop Art, esplodono il concetto di esoticità, i colori giocosi e ben distinti definiscono un momento di gioco, il divertimento traspare soprattutto dai colori primari. Le forme dei quadri, sono regolari e le dimensioni medio grandi, in modo da enfatizzare ciò che il nostro animo sente. Per capirci meglio un artista come Lichtenstein  sigla il concetto perfettamente.

Se abbiamo accompagnato il senso della taverna intesa come un covo dei divertimenti con quadri Pop Art, cosa dovremmo fare per contrastare la sensazione di chiuso ed oppresso. Un po' di questa sensazione appartiene al luogo ed è ricercata. Una finestra che fa penetrare luce non conferma il nostro desiderio di estraniarsi dal resto della casa. Così come una luce troppo intensa non farebbe altro che mettere in evidenza la carenza logistica dell'assenza di luce. Illuminiamo i quadri come fossero degli spot, la personalità del quadro farà il resto del lavoro.

Una nota particolare per evitare effetti cheap. Un quadro è un quadro e come tale è unico. Il suo valore nel viverlo, sta proprio nella consapevolezza di sapere che non esiste una copia.

Arredare con quadri seguendo il buon senso

Fatto questo esercizio possiamo affrontare anche gli altri stili dove probabilmente è più facile arredare con i quadri l'ambiente di una taverna.

Prende maggior forza utilizzare il quadro per arredare sfruttandone la magia che essi sanno creare. La taverna è generalmente priva di finestre, al massimo qualche finestrella ci ricorda dove siamo. C'è bisogno di ingrandire lo spazio anche se questo è già di per se ampio. Un quadro grande e ben posizionato amplifica la sensazione di spazio e di luce.

Un trittico a rombo elimina i confini resi già precari dalla divisioni delle tre tele.

Disporre dei quadretti con cornice bianca in una parete laterale spinge il muro più in la. Ciò succede quando alteriamo la sensazione di blocco di muro, con segni non ordinati di immagini da scoprire. L'occhio li cerca e li isola dal resto.

Un altro concetto da tenere in considerazione è il punto di focus. Se inseriamo un camino aggiungiamo intimità e calore, la taverna diventa come fosse un rifugio. Il caminetto è il focus, in questi casi è bello appoggiare al ripiano superiore del caminetto dei quadretti di paesaggi o di persone.

In una stanza non può mancare un centro di focus poiché ne abbiamo bisogno per ancorarci. Se la parete è spoglia incombe su di noi una sensazione di negazione, ci sembra che manchi qualcosa. Il soffitto pesa di più e la vivibilità ne viene intaccata. Grandi pareti orizzontali vanno organizzate con quadri orizzontali posti sulla stessa linea. La grande parete si trasforma in un percorso visivo con punti di focus intermedi.

Una piccola parete, può rimanere spoglia se ha la funzione di pilastro oppure necessita di allontanarsi dalla materialità con un disegno astratto ricco di curve che stravolgono l'effetto monolitico del muro verticale.

Di quadri per arredare la taverna ce ne sono moltissimi, il suggerimento che ne viene fuori è di concepire lo spazio con la sensazione che genera. Oltre a questo, più che con gli arredi bisogna immergersi con la sensazione primaria che quello spazio intende dare.

 

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